Le 5 migliori escursioni siti archeologici Sardegna
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Nuraghi Sardegna, mappa
Mappa cartina dei siti archeologici della Sardegna
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Google Map API Key TutorialSiti archeologici in Sardegna
La Sardegna è ricca di siti archeologici di grande importanza e interesse. La storia millenaria dell’isola è testimoniata da numerose testimonianze archeologiche, che spaziano dall’età preistorica fino all’epoca romana.
Siti archeologici in Sardegna: quali sono
Ecco alcuni dei siti archeologici più importanti
Le Tombe dei Giganti sono monumenti funerari preistorici risalenti all’età del bronzo, caratterizzati da grandi pietre verticali che creano una sorta di corridoio o camera sepolcrale. Ci sono diverse Tombe dei Giganti disseminate in tutta l’isola.
I Nuraghi: Simbolo della Sardegna
I nuraghi sono le strutture archeologiche più iconiche della Sardegna. Queste torri di pietra, costruite tra il 1800 e il 1100 a.C. dalla civiltà nuragica, sono presenti in tutto il territorio sardo. Se ne contano circa 7.000, ma uno dei più famosi è senza dubbio il Nuraghe Su Nuraxi di Barumini, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Questo complesso nuragico è un esempio straordinario dell’architettura preistorica e offre una visione unica sulla vita e sulla società dei nuragici.
La civiltà nuragica e la mitologia
I nuraghi sono le strutture archeologiche più iconiche della Sardegna. Queste torri di pietra, costruite tra il 1800 e il 1100 a.C. dalla civiltà nuragica, sono presenti in tutto il territorio sardo. Se ne contano circa 7.000, ma uno dei più famosi è senza dubbio il Nuraghe Su Nuraxi di Barumini, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Questo complesso nuragico è un esempio straordinario dell’architettura preistorica e offre una visione unica sulla vita e sulla società dei nuragici.
Le Tombe dei Giganti
Un altro affascinante elemento della civiltà nuragica sono le Tombe dei Giganti. Questi monumenti funerari, così chiamati per le loro dimensioni imponenti, erano utilizzati per le sepolture collettive. Tra le più conosciute vi è la Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu, situata nei pressi di Arzachena. Questi monumenti sono caratterizzati da una stele centrale alta, spesso decorata con simboli e motivi geometrici, che rende ogni tomba unica nel suo genere.
Le Domus de Janas
Le Domus de Janas, letteralmente “case delle fate”, sono tombe ipogeiche scavate nella roccia, risalenti al Neolitico e all’età del Rame. Si trovano sparse in tutta la Sardegna, con una concentrazione particolarmente alta nella regione del Logudoro. Un sito particolarmente rilevante è quello di Anghelu Ruju, vicino ad Alghero, dove sono state scoperte oltre 30 tombe, alcune delle quali decorate con incisioni e pitture rupestri.
Siti archeologici punico-romani
La storia della Sardegna è arricchita anche dalla presenza punica e romana. La città di Nora, situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, è uno dei siti archeologici più importanti. Fondata dai Fenici e successivamente occupata dai Punici e dai Romani, Nora offre una straordinaria combinazione di rovine che includono templi, terme, teatri e mosaici. Un altro sito significativo è Tharros, nella penisola del Sinis, che mostra chiaramente l’influenza delle diverse culture che hanno dominato l’isola.
Siti archeologici in Sardegna: domande frequenti
Domande e risposte veloci ⚡
Quanti sono i nuraghi in Sardegna?
Si stima che in Sardegna ci siano più di 7.000 nuraghi, che sono strutture megalitiche uniche e caratteristiche dell’isola. I nuraghi sono torri o complessi fortificati costruiti in pietra, risalenti all’età del Bronzo (circa 1800-900 a.C.) e considerati un simbolo dell’identità e della storia della Sardegna. Ogni nuraghe è unico nella sua forma e struttura, con alcune torri che raggiungono altezze di oltre 20 metri. Queste antiche costruzioni sono disseminate in tutta l’isola, in particolare nelle zone centrali e settentrionali. Alcuni dei nuraghi più famosi includono Su Nuraxi di Barumini, Nuraghe Losa, Nuraghe Santu Antine e Nuraghe Palmavera, ma ce ne sono molti altri da scoprire durante un viaggio in Sardegna
Quando è stata scoperta la Sardegna?
La Sardegna non è stata “scoperta” in senso tradizionale, poiché l’isola è stata abitata sin dai tempi preistorici. La presenza umana in Sardegna risale a migliaia di anni fa, con testimonianze archeologiche che risalgono all’Età del Neolitico, circa 6000-4000 a.C. Durante i millenni successivi, diverse culture si sono succedute nell’isola, tra cui i nuragici, i fenici, i cartaginesi, i romani e altre popolazioni che hanno influenzato la storia e la cultura dell’isola.
Qual è la città più vecchia della Sardegna?
La città più antica della Sardegna è considerata essere Nora, situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, vicino alla città di Pula. Le origini di Nora risalgono all’età del ferro, intorno al IX secolo a.C., quando venne fondata dai fenici. Successivamente, la città passò sotto il controllo dei cartaginesi e poi dei romani.
La posizione strategica di Nora, con il suo porto naturale e la sua vicinanza alla costa africana, ne ha fatto un importante centro commerciale e militare nel corso dei secoli. Il sito archeologico di Nora rivela l’antica struttura della città, con le sue strade, i templi, le terme, l’anfiteatro e le abitazioni romane. È uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna e attrae visitatori da tutto il mondo interessati a scoprire le tracce dell’antica storia dell’isola.
Quali sono le zone UNESCO in Sardegna?
Sì, la Sardegna ospita diverse zone che sono state riconosciute come siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Queste aree sono state selezionate per la loro importanza culturale, storica o naturale. Ecco alcune delle zone UNESCO in Sardegna:
Su Nuraxi di Barumini: Su Nuraxi è un sito archeologico che comprende un complesso nuragico risalente all’età del Bronzo, situato nel comune di Barumini. È stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1997 per la sua importanza nella comprensione della cultura nuragica.
Area archeologica di Tharros: Situata nella penisola del Sinis, nella parte occidentale della Sardegna, l’area archeologica di Tharros è stata inserita nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO nel 2011. Il sito conserva le rovine di un’antica città fenicio-punica e romana.
Area archeologica di Su Romanzesu: Questo sito archeologico si trova nella regione di Abbasanta, nella parte centrale della Sardegna. È stato riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2021 ed è considerato un importante sito per la comprensione dell’età del Bronzo nella regione.
Geoparco del Sulcis Iglesiente: Il Geoparco del Sulcis Iglesiente, situato nella parte sud-occidentale della Sardegna, è stato riconosciuto come Patrimonio Geologico dell’UNESCO nel 2010. Questa area è nota per la sua straordinaria geologia e per la presenza di paesaggi unici, come le formazioni rocciose di Pan di Zucchero e le miniere di carbone.
Queste sono solo alcune delle zone che hanno ricevuto il riconoscimento UNESCO in Sardegna, ma l’isola ospita anche altri siti di grande importanza storica e naturale.
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