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Meraviglie Nascoste: Grotte in Sardegna

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La Sardegna, isola ricca di storia e natura incontaminata, cela nel suo sottosuolo un tesoro inestimabile: un reticolo di grotte che si estendono per chilometri, offrendo uno spettacolo affascinante e misterioso. Queste cavità naturali, modellate dall’azione dell’acqua e del tempo, sono veri e propri musei geologici, dove stalattiti e stalagmiti creano scenari surreali e incantati.

Se siete in Sardegna e cercate un’avventura straordinaria, preparatevi a esplorare il lato nascosto di questa splendida isola: Grotte Sardegna Nascosta.  Scopri i migliori tour delle Grotte Sardegna.

Le Grotte Più Famose

La Sardegna ospita numerose grotte, ognuna con caratteristiche uniche e affascinanti. Tra le più famose ricordiamo:

1. Grotte di Nettuno: Situate a Capo Caccia, vicino ad Alghero, sono tra le più visitate d’Italia. Raggiungibili via mare o attraverso una scalinata di 654 gradini, offrono uno spettacolo mozzafiato con le loro acque cristalline e le stalattiti che pendono dal soffitto.

2. Grotte di Ispinigoli: Ubicate nel Nuorese, al centro della Sardegna, sono famose per la grande voragine, alta oltre 120 metri, che si apre al suo interno. Al fondo della voragine si trova un laghetto sotterraneo.

3. Grotte del Bue Marino: In Ogliastra, queste grotte marine sono caratterizzate da suggestivi giochi di luce e ombre, creati dal riflesso del sole sull’acqua.

4. Grotta di Su Marmuri: Situata nel Supramonte di Ulassai, è una delle grotte più grandi d’Europa. Al suo interno si possono ammirare imponenti colonne di stalattiti e stalagmiti.

Un capitolo particolare va dedicato alle Domus de Janas: che non sono vere e proprie grotte, ma antiche tombe scavate nella roccia dai popoli che abitavano la Sardegna in epoca preistorica.

Grotte del Bue Marino in Sardegna: magia e peculiarità

Le Grotte del Bue Marino sono un gioiello nascosto della Sardegna. Sulla costa orientale della Sardegna, nel territorio di Dorgali, si nasconde uno dei tesori più affascinanti dell’isola: le Grotte del Bue Marino.

Questo complesso di grotte carsiche, che si estende per oltre 70 chilometri nell’entroterra, è una meraviglia della natura che incanta visitatori da tutto il mondo.

Il nome suggestivo deriva dalla foca monaca, chiamata “bue marino”, che un tempo popolava queste grotte. Sebbene questo magnifico mammifero sia ormai scomparso dalla zona, il suo ricordo continua a vivere nel nome di questo luogo incantato.

Un viaggio nel cuore della terra

Le grotte, visitabili per circa un chilometro, offrono uno spettacolo unico e suggestivo. Le pareti calcaree, modellate dall’azione dell’acqua nel corso dei millenni, creano giochi di luce e ombre che mutano continuamente, creando un’atmosfera quasi surreale. Stalattiti e stalagmiti, di forme e dimensioni diverse, pendono dal soffitto o si ergono dal pavimento, creando un paesaggio sotterraneo di straordinaria bellezza.

Un tratto distintivo delle Grotte del Bue Marino è la presenza di un ampio lago salato, che si estende per oltre un chilometro. Le sue acque cristalline riflettono le luci che penetrano dalle aperture naturali, creando un’immagine di rara bellezza.

Un’esperienza indimenticabile

Una visita alle Grotte del Bue Marino è un’esperienza indimenticabile, un viaggio nel cuore della terra alla scoperta di un mondo nascosto e affascinante. La navigazione in barca per reggiungerle, l’interno della grotta, le spiegazioni di guide esperte, permettono di ammirare da vicino le meraviglie geologiche e di immergersi in un’atmosfera unica.

Un ecosistema da proteggere

Le Grotte del Bue Marino rappresentano un ecosistema delicato e prezioso, che richiede una tutela attenta e costante. La loro bellezza e fragilità le rendono un luogo da visitare con rispetto, consapevoli dell’importanza di preservarle per le future generazioni.

Se stai pianificando un viaggio in Sardegna non puoi perderti l’opportunità di visitare le Grotte del Bue Marino. Un’esperienza che ti lascerà senza fiato e che ricorderai per sempre.

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Alghero e Le Grotte di Nettuno

Le Grotte di Nettuno ad Alghero sono un gioiello della Sardegna, un luogo magico che incanta visitatori da tutto il mondo.

Un tuffo nel cuore della terra

Situate nel versante nord-occidentale del promontorio di Capo Caccia, le Grotte di Nettuno sono una delle più grandi cavità marine in Italia. La loro formazione risale a milioni di anni fa, grazie all’azione erosiva dell’acqua marina.

Come raggiungere le Grotte di Nettuno ad Alghero

Esistono due modi principali per raggiungere le grotte:

  • Via terra: Percorrendo la famosa “Escala del Cabirol”, una scalinata di 654 gradini scavata nella roccia a picco sul mare. Questa opzione offre una vista spettacolare e un’esperienza più avventurosa.
  • Via mare: Numerose imbarcazioni partono da Alghero e da altri porti vicini, offrendo un comodo e suggestivo tragitto.

Un mondo sotterraneo incantato

Una volta all’interno, si viene accolti da un mondo sotterraneo di straordinaria bellezza. Stalattiti, stalagmiti e altre formazioni calcaree creano un paesaggio surreale, illuminato da giochi di luce che si riflettono nelle acque cristalline.

  • La Sala Grande: La sala più grande della grotta, con un soffitto a volta e un pavimento ricoperto di ciottoli bianchi.
  • Il Grande Organo: Una maestosa colonna di stalattiti che ricorda un organo musicale.

Un’esperienza indimenticabile

Una visita alle Grotte di Nettuno è un’esperienza indimenticabile. L’atmosfera suggestiva, la bellezza del paesaggio e l’importanza geologica di questo luogo rendono la visita un’emozione unica.

Domus De Janas: le case delle fate

Le Domus de Janas non sono vere e proprie grotte, sono antiche tombe scavate nella roccia e sono state spesso associate alle fate. Anche se non si tratta di vere è proprie cavità naturali sono luoghi ipogei magici che valgono sempre una visita quando ci si trova in Sardegna.

Secondo la tradizione popolare, queste cavità erano le dimore delle Janas, piccole creature femminili, belle e benefiche, che proteggevano il bestiame e aiutavano gli uomini. Si diceva che le Janas filassero la lana e tessessero stoffe preziose, e che lasciassero doni ai bambini buoni.

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Le grotte più belle da vedere in Sardegna

La Sardegna, con le sue coste frastagliate e la natura incontaminata, è famosa – oltre che per il mare incantato –  perchè nel suo sottosuolo custodisce un tesoro inestimabile.

La formazione delle grotte sarde è legata principalmente ai fenomeni carsici, che si verificano quando l’acqua piovana, leggermente acida, penetra nel terreno calcareo, dissolvendo la roccia e creando cavità di varie dimensioni. Nel corso dei millenni, queste cavità si sono arricchite di concrezioni calcaree, dando origine a forme bizzarre e suggestive, come colonne, drappeggi e cortine.

Un Viaggio nel Sottosuolo Sardo

Ogni grotta sarda ha una sua storia e una sua bellezza unica. Andiamo alla scoperta di alcune delle più famose e affascinanti

  • Grotta Sa Oche e Su Bentu: Sa Oche e su Bentu insieme sono tra le grotte più grandi in Europa. Si trovano nella valle di Lanaitto tra il territorio di Oliena e Dorgali e hanno cavità lunghe chilometri e ampie sale alte oltre 100 metri.
  • Grotte di Su Mannau (Fluminimaggiore): Considerate tra le più interessanti cavità carsiche della Sardegna, offrono un percorso suggestivo tra stalattiti, stalagmiti e laghetti sotterranei.
  • Grotta Is Zuddas (Santadi): Situata nel sud dell’isola, è caratterizzata da formazioni calcaree uniche, come le “canne d’organo”.

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La Grotta Donini: un’avventura nel cuore del Supramonte

La Grotta Donini, situata nel Supramonte di Urzulei, è un gioiello nascosto della Sardegna che offre un’esperienza speleologica e di canyoning unica nel suo genere. La visita alla Grotta Donini deve essere effettuata con una guida esperta.

Questa grotta carsica, scavata dall’azione dell’acqua nel corso dei millenni, è caratterizzata da un ambiente selvaggio e suggestivo, dove la natura ha creato forme e colori straordinari.

Un’esplorazione avventurosa

L’esplorazione della Grotta Donini è un’avventura riservata a chi ama l’adrenalina e la natura incontaminata. Il percorso, che si snoda attraverso stretti passaggi, salti, calate con la corda e nuotate in pozze cristalline, richiede una buona preparazione fisica e tecnica.

Calate mozzafiato: La grotta presenta diverse calate, alcune delle quali raggiungono anche i 50 metri, che permettono di scendere in profondità e ammirare la bellezza delle formazioni geologiche.
Pozze cristalline: L’acqua che scorre all’interno della grotta ha formato numerose pozze di un blu intenso.
Formazioni geologiche: Stalattiti, stalagmiti e altre concrezioni calcaree adornano le pareti della grotta, creando un paesaggio sotterraneo di straordinaria bellezza.

Davvero indimenticabile

L’esplorazione della Grotta Donini è un’esperienza che lascia un segno indelebile nel cuore di chi la vive. La sensazione di avventura, l’immersione in un ambiente naturale incontaminato e la scoperta di un mondo sotterraneo nascosto sono solo alcune delle emozioni che si possono provare.

Cosa bisogna sapere

Schwierigkeiten: L’escursione è impegnativa e richiede una buona preparazione fisica. È consigliata a chi ha già esperienza di canyoning o speleologia.
Attrezzatura: È necessario disporre dell’attrezzatura specifica per il canyoning, come imbrago, casco, muta, ecc.
Guida: È fondamentale affidarsi a guide esperte che conoscono bene la grotta e che possano garantire la sicurezza dei partecipanti.


La Grotta Donini è un luogo magico che offre un’esperienza indimenticabile a tutti gli amanti della natura e dell’avventura. Se sei alla ricerca di emozioni forti e vuoi scoprire un angolo nascosto della Sardegna, non puoi perderti questa straordinaria grotta.

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Tour in barca per vedere grotte in Sardegna

Esplorare le grotte sarde in barca è un’esperienza indimenticabile che ti permetterà di ammirare da vicino le meraviglie del sottosuolo marino e terrestre. Molte delle grotte più spettacolari dell’isola sono infatti raggiungibili quasi esclusivamente via mare, offrendo panorami mozzafiato e un contatto intimo con la natura.

Perché scegliere una gita in barca per visitare le grotte?

  • Accessibilità: Molte grotte, come quelle del Bue Marino e Grotte di Nettuno, sono difficilmente raggiungibili a piedi e richiedono l’utilizzo di una barca per poter essere visitate.
  • Panorama: La vista dalla barca ti permetterà di ammirare le grotte da diverse angolazioni, apprezzandone la maestosità e la bellezza.
  • Comfort: Le escursioni in barca sono generalmente confortevoli e ti permettono di rilassarti e goderti il paesaggio.
  • Guida esperta: Le guide a bordo delle barche sono esperte conoscitori del territorio e ti forniranno informazioni interessanti sulle grotte e sulla fauna marina.

Grotte da visitare in barca

Grotte del Bue Marino (Dorgali): Un vero e proprio gioiello della natura, con le sue acque cristalline e le pareti adornate da stalattiti e stalagmiti. La leggenda narra che un tempo qui vivesse una foca monaca, da cui il nome della grotta.

Die Höhlen des Neptun (Alghero):
Raggiungibili sia via mare che tramite una lunga scalinata, queste grotte offrono uno spettacolo unico con le loro stalattiti e stalagmiti che sembrano sospese nel vuoto.

Grotte di Cala Gonone: Oltre alle Grotte del Bue Marino, il Golfo di Orosei offre numerose altre grotte marine da esplorare in barca, ognuna con le sue caratteristiche uniche.

Prenota in anticipo. Soprattutto nei periodi di alta stagione, è consigliabile prenotare la tua escursione in barca con anticipo.

Visitare Le Grotte Sardegna 

Ti stai chiedendo perché dovresti visitare le grotte sarde?

Visitare le grotte sarde è un’esperienza unica che permette di:

Ammirare la bellezza della natura: Le grotte sono opere d’arte create dalla natura, con forme e colori che lasciano senza fiato.
Scoprire un mondo nascosto: Esplorare le grotte significa addentrarsi in un mondo sotterraneo, lontano dalla luce e scoprire un ecosistema affascinante.
Fare un viaggio nel tempo: Le grotte conservano tracce del passato, come fossili e reperti archeologici.
Vivere un’avventura: Molte grotte possono essere esplorate solo con l’ausilio di guide esperte, garantendo un’esperienza emozionante e avventurosa.

Consigli utili per visitare grotte Sardegna

Ecco dei consigli che possono essere utili per visitare grotte Sardegna, segui comunque sempre i consigli della guida che ti accompagnerà durante il tour:

Kleidung: Indossa scarpe comode e abbigliamento leggero, ma porta con te una felpa perché all’interno delle grotte la temperatura è costante e può essere fresca.
Illuminazione: All’interno delle grotte talvolta può essere necessario utilizzare torce o caschi con lampade frontali.
Leitfäden: È importante affidarsi a guide esperte per scoprire tutti i segreti delle grotte e vivere un’esperienza sicura e divertente.

Le grotte della Sardegna rappresentano una delle tante meraviglie naturalistiche di questa isola. Un viaggio alla scoperta di questi luoghi incantati è un’esperienza indimenticabile per chi ama la natura e desidera vivere emozioni uniche.

Le Grotte Sardegna: Custodi di Segreti e Leggende 

Le grotte sarde, con la loro oscurità e i loro misteri hanno da sempre alimentato la fantasia degli uomini, dando vita a un ricco patrimonio di leggende e miti.

L’oscurità delle grotte, il silenzio che vi regna e le forme bizzarre delle stalattiti e delle stalagmiti hanno da sempre stimolato l’immaginazione dell’uomo, dando vita a un mondo di creature fantastiche e avventure incredibili.

Le grotte sarde in particolare sono ricche di storia e leggende che si tramandano da generazione in generazione, intrecciando storia e mito.

Mostri e Creature Fantastiche

Le grotte più profonde e oscure erano spesso considerate il rifugio di mostri e creature fantastiche. Basilischi, serpenti giganteschi e draghi erano solo alcune delle creature che si diceva abitassero questi luoghi misteriosi. Queste leggende servivano a scoraggiare le persone dall’avventurarsi troppo in profondità, in luoghi considerati pericolosi e sconosciuti.

Tesori Nascosti

Molte leggende narrano di tesori nascosti all’interno delle grotte. Reperti archeologici, oro, gioielli e oggetti preziosi sarebbero stati nascosti da pirati, banditi o da antiche civiltà. Queste storie hanno alimentato la curiosità di molti cercatori di tesori, che si sono avventurati nelle grotte alla ricerca di fortune perdute.

Grotta Corbeddu: un ponte tra passato e presente

La Grotta Corbeddu, situata nel cuore della Sardegna, nella suggestiva valle di Lanaitto, è molto più di una semplice cavità naturale. È un vero e proprio scrigno che custodisce testimonianze del passato remoto dell’isola e un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.

Il nome “Corbeddu” deriva dal famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu che, nell’Ottocento, la utilizzò come nascondiglio durante la sua lunga latitanza. Ma la storia della grotta affonda le sue radici molto più indietro nel tempo.

All’interno della grotta sono stati rinvenuti resti umani risalenti a circa 20.000 anni fa, che rappresentano le più antiche testimonianze della presenza dell’Homo sapiens in Sardegna. Questo rende la grotta un sito archeologico di eccezionale importanza.

La Grotta di Nettuno e il Re di Sardegna

Anche la famosa Grotta di Nettuno è legata a una leggenda. Si narra che il re di Sardegna, incantato dalla bellezza della grotta, la fece illuminare con delle candele per ammirarla meglio. Da allora, la grotta è conosciuta come “Grotta di Nettuno”.

Le leggende legate alle grotte sarde hanno diverse funzioni:

  • Spiegare l’ignoto: Le grotte, luoghi oscuri e misteriosi, erano difficili da comprendere. Le leggende servivano a dare una spiegazione ai fenomeni naturali e ai reperti archeologici che venivano ritrovati al loro interno.
  • Trasmettere valori: Molte leggende trasmettono valori importanti come la solidarietà, il rispetto per la natura e la paura del sovrannaturale.
  • Proteggere: Le leggende sui mostri e le creature fantastiche servivano a scoraggiare le persone dall’avventurarsi in luoghi pericolosi.

Le leggende legate alle grotte sarde sono un patrimonio culturale inestimabile. Queste storie, tramandate oralmente di generazione in generazione, ci permettono di entrare in contatto con la cultura e le tradizioni del passato. Visitare una grotta sarda significa non solo ammirare le sue bellezze naturali, ma anche immergersi in un mondo di miti e leggende.

Le Grotte Sarde: Santuari di Biodiversità

La Sardegna, con il suo ricco patrimonio carsico, ospita numerose grotte che rappresentano veri e propri santuari di biodiversità.

Queste cavità naturali offrono un habitat unico per una moltitudine di specie animali e vegetali, molte delle quali endemiche, ovvero esclusive di queste zone.

Le grotte offrono condizioni ambientali molto particolari:

  • Oscurità costante: Assenza totale di luce, che favorisce lo sviluppo di adattamenti specifici negli organismi.
  • Umidità elevata: L’aria all’interno delle grotte è satura di umidità, creando un ambiente ideale per molti organismi.
  • Temperature stabili: Le temperature all’interno delle grotte sono generalmente più fresche e stabili rispetto all’esterno, offrendo un rifugio ideale per molte specie.
  • Scarsa disponibilità di cibo: La disponibilità di cibo è limitata, selezionando organismi con adattamenti specifici per sfruttare le risorse disponibili.

Le Grotte Sarde più Importanti per la Biodiversità

Tra le grotte Sardegna che ospitano una biodiversità particolarmente ricca, possiamo citare:

Grotte del Bue Marino (Dorgali): Considerata uno degli hotspot di biodiversità sotterranea più importanti, questa grotta marina ospita nelle sue acque una grande varietà di specie, tra cui crostacei, molluschi e pesci.
Grotte di Su Mannau (Fluminimaggiore): Queste grotte sono famose per la presenza di diverse specie di geotritoni, anfibi endemici della Sardegna, e di altri invertebrati.
Grotte di Ispinigoli (Dorgali): Oltre alla sua spettacolare voragine, questa grotta ospita una fauna cavernicola diversificata, tra cui insetti, aracnidi e piccoli vertebrati.

La Protezione della Biodiversità Sotterranea

La protezione della biodiversità nelle grotte è fondamentale per preservare questi ecosistemi delicati e unici. Alcune azioni che possono essere intraprese per tutelare la fauna cavernicola includono:

  • Limitare l’accesso: Solo personale qualificato e autorizzato dovrebbe essere ammesso nelle grotte.
  • Monitorare le popolazioni: È importante monitorare regolarmente le popolazioni di specie endemiche per valutare lo stato di conservazione degli ecosistemi sotterranei.
  • Combattere l’inquinamento: L’inquinamento delle acque sotterranee può avere gravi conseguenze sulla fauna cavernicola.

Le grotte sarde rappresentano un tesoro inestimabile per la biodiversità del nostro pianeta. Proteggere questi ambienti significa tutelare specie uniche e fragili, contribuendo a preservare il patrimonio naturale della Sardegna.

La Fauna che popola le grotte in Sardegna

L’oscurità perpetua, l’umidità costante e la scarsità di cibo rendono le grotte ambienti estremi, dove sopravvivono solo organismi particolarmente adattati. La fauna cavernicola sarda pur non essendo particolarmente ricca in termini di specie, presenta un elevato grado di specializzazione ed endemismo, ovvero la presenza di specie esclusive di un determinato territorio.

Caratteristiche degli Animali che vivono in grotta

Gli animali che popolano le grotte hanno sviluppato caratteristiche morfologiche e fisiologiche particolari per adattarsi a vivere in questi ambienti:

  • Assenza di pigmentazione: spesso molti animali cavernicoli hanno perso la pigmentazione, in quanto l’assenza di luce rende inutile la presenza di colori.
  • Sviluppo degli organi di senso: Per compensare la mancanza di vista, gli animali cavernicoli hanno sviluppato altri sensi, come l’olfatto e il tatto, molto più sviluppati.
  • Metabolismo ridotto: A causa della scarsità di cibo, questi animali hanno un metabolismo più lento rispetto ai loro parenti che vivono in superficie.
  • Ciclo vitale lento: La riproduzione è lenta e la durata della vita è spesso maggiore rispetto agli animali che vivono all’esterno.

Le Principali Specie

Tra le specie più rappresentative della fauna cavernicola sarda troviamo insetti, aracnidi – ragni – crostacei, molluschi, vertebrati – come i pipistrelli.

La fauna cavernicola è estremamente fragile e vulnerabile. Qualsiasi disturbo, come l’introduzione di specie aliene o l’inquinamento delle acque sotterranee, può avere conseguenze devastanti su questi ecosistemi delicati. È quindi fondamentale proteggere le grotte e la loro fauna, adottando misure di conservazione adeguate.

Curiosità della fauna che popola le grotte Sardegna

Alcune grotte sarde ospitano specie endemiche, ovvero specie che non si trovano da nessun’altra parte al mondo.

La fauna cavernicola svolge un ruolo importante negli ecosistemi sotterranei, contribuendo alla decomposizione della materia organica e al riciclo dei nutrienti. L’esplorazione delle grotte e lo studio della fauna cavernicola sono attività che richiedono competenze specifiche e attrezzature adeguate. Le grotte sarde rappresentano un patrimonio naturale di inestimabile valore. La loro fauna, unica e affascinante, ci ricorda quanto sia importante proteggere questi ambienti e la biodiversità che li caratterizza.

 

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