Capo Figari è un vero e proprio museo all’aperto a Golfo Aranci. Un suggestivo e incontaminato caleidoscopio di colori, storia, profumi e natura.
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Capo Figari e le sue meraviglie
Capo figari è un promontorio a carattere prevalentemente calcareo nel territorio di Golfo Aranci. La penisola che si colloca sulle coste della Gallura ha inizio con un istmo che ospita il paese di Golfo Aranci. Il promontorio divide la costa in 2 grandi golfi formando a nord il Golfo di Congianus che comprende il Golfo di Marinella e a sud il Golfo di Olbia.
La sua sommità raggiunge l’altezza di circa 350 metri sul livello del mare e le sue coste sono caratterizate da rocce, sabbia e mare da colori incantevoli: le spiagge di Golfo Aranci (la prima, la seconda, la terza, la quarta e la quinta), la spiaggia dei Baracconi, Cala Moresca, Cala del Sonno sino ad arrivare a nord a cala Sabina.
La parte nord orientale di Capo Figari, quella che guarda verso il mare aperto, è famosa per le sue falesie calcaree con l’Anfiteatro – una incredibile scogliera alta 200 metri a picco sul mare visitabile esclusivamente in barca. Capo Figari e l’isola di Figarolo grazie alla loro peculiare ricchezza in termini di biodiversità sono un SIC Sito di Importanza Comunitaria inserito nella rete Natura 2000.
Ci sono davvero molte cose da vedere, ricorda di portare con te qualche bottiglietta di acqua e il consiglio è di non affrontare questa visita a piedi nelle ore più calde della giornata - specialmente in Agosto
La strada per Capo Figari
Come raggiungere Capo Figari
Per trovare la strada che porta al Promontorio di Capo Figari è innanzitutto necessario raggiungere Golfo Aranci. Si deve procedere poi oltrepassando il paese e la zona del porto turistico e continuare sulla strada che conduce a Cala Moresca.
Via Cala Moresca è una strada inizialmente asfaltata – sino alla piccola chiesetta campestre – poi si trasforma in strada bianca percorribile sia in auto che a piedi. Giunti all’altezza della Spiaggia dei Baracconi è necessario lasciare l’automobile nei parcheggi (parcheggio a pagamento nella stagione estiva e gratuito in inverno) e proseguire a piedi.
Prima di parcheggiare presta molta attenzione alla segnaletica stradale e non entrare in divieto di transito. Le multe sono dietro l'angolo.
Dalla spiaggia dei Baracconi inizia la visita a Capo Figari, la scelta migliore è di costeggiare il mare partendo dal parcheggio per passare attraverso “Il Piccolo sentiero dell’Elicriso”.
Si tratta di una deliziosa porzione di sentiero, nei pressi di un antico forno di calce, delineata al margine della ferrovia da una vera e propria distesa di profumatissimo elicriso – in primavera con fioritura davvero massiva.
Lungo la strada e sul promontorio sono presenti e ben segnalati vari percorsi di trekking con cartellonistica e apposite infografiche esplicative.
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2 baie incantate: Cala Moresca
Dalla Spiaggia dei Baracconi, proseguendo a piedi sulla strada bianca si raggiunge l’incantevole baia di cala Moresca con le sue due spiagge e il mare dai colori mozzafiato. Di fronte alla baia, a protezione, si vede la vicina Isoletta di Figarolo.
Nella zona retrostante Cala Moresca sono presenti delle costruzioni, dei forni, un piccolo sito di archeologia industriale con una fornace per la produzione di calce abbandonato dopo pochissimi anni di attività. Una pineta assicura ombra e riparo agli animali che popolano la zona.
Da Cala Moresca inizia il cammino che si addentra e inerpica nel promontorio. Continuando la strada oltre il cancello si possono raggiungere:
- Il Cimitero degli Inglesi con cala Greca e il fortino di Punta Filasca
- Il sentiero dei Carbonai che porta in località Case Rosse
- Il Semaforo Marconi della Marina Militare.
Il Cimitero degli Inglesi
Da Cala Moresca inizia il cammino che si addentra e inerpica nel promontorio. Continuando la strada oltre il cancello si possono raggiungere:
- Il Cimitero degli Inglesi con cala Greca e il fortino di Punta Filasca
- Il sentiero dei Carbonai che porta in località Case Rosse
- Il Semaforo Marconi della Marina Militare
Da Cala Moresca inizia il cammino che si addentra e inerpica nel promontorio. Continuando la strada oltre il cancello si possono raggiungere:
- Il Cimitero degli Inglesi con cala Greca e il fortino di Punta Filasca
- Il sentiero dei Carbonai che porta in località Case Rosse
- Il Semaforo Marconi della Marina Militare.
A meno di 100 metri dal cancello di accesso di Cala Moresca si trova ben segnalato il primo bivio. Prendendo la strada a destra si raggiunge il Cimitero degli Inglesi, un minuscolo spazio delimitato da uno steccato circondato da macchia mediterranea e piante tipiche. In questo posto riservato si trovano alcune tombe sulle quali spicca una croce celtica che ha indotto a dare il nome “degli inglesi” a questo luogo di pace.
La tomba più visibile è quella deposta in onore di un marinaio inglese – Sacred To The Memory of George Bradshaw Died 12 June 1900 Aged 18 yeard H.M.S. Vulcan. In realtà il Cimitero degli Inglesi di Golfo Aranci ospita principalmente marinai italiani scomparsi durante alcuni naufragi avvenuti lungo la costa.
Cala Greca
Oltrepassato il piccolo camposanto si giunge alla suggestiva Cala Greca con i suoi piccoli accessi al mare. Oltre Cala Greca si può scorgere navigando lungo la costa la roccia chiamata Mama Chiatta con il profilo che ricorda un’anziana signora con lo chignon che guarda il mare. Durante le gite in barca in questa zona è possibile ammirare anche la roccia del Mamuthone – tipica maschera sarda – e poi l’anfiteatro – la famosa scogliera a picco sul mare.
Il fortino di Punta Filasca
Sulla strada che conduce al Cimitero degli Inglesi, proseguendo verso il promontorio di Punta Filasca, si raggiunge la batteria costiera Luigi Serra costruita durante la guerra. Sulla sommità di punta filasca sono presenti e visibili basamenti circolari con grandi bulloni sui quali venivano ancorati i cannoni.
Nei fondali davanti al fortino sono presenti numerosissimi reperti archeologici tra cui moltissime ancore del periodo bizantino, grotte sommerse popolate da un’abbondante fauna marina tra cui cernie, cicale, polpi, corvine, ricciole e murene.
Il Semaforo e Guglielmo Marconi
Il modo più comodo di raggiungere il Semaforo Marconi di Golfo Aranci situato sulla sommità di Capo Figari è percorrere a piedi la strada che parte da Cala Moresca oltre il cancello di accesso. Percorrendo il sentiero in salita per circa 3 chilometri si raggiunge la sommità di Capo Figari su cui spiccano, in vetta a circa 350 metri sul livello del mare, i resti del semaforo della Marina militare.
L’11 agosto 1932 Guglielmo Marconi effettuò un ponte radio a onde corte con la prima trasmissione in microonde tra Capo Figari e Rocca di Papa – Roma a 269 km. Lungo il percorso sono presenti cartelloni informativi che danno indicazioni sulla flora, sulla fauna e cenni storici interessanti sulla zona e sugli esperimenti condotti da Marconi.
Raggiunto il Semaforo si gode di una vista mozzafiato, la sensazione è di aver raggiunto l’ultimo piano prima del paradiso. Dalla vetta si domina il territorio a 360°, un punto panoramico con a sud il golfo di Olbia con capo Ceraso e l’isola di Tavolara, a nord isole Soffi e Mortorio con Cala di Volpe, l’Arcipelago di La Maddalena e la Costa Smeralda a illuminare lo sfondo.
La costruzione che compone il Semaforo di Capo Figari è oggi in stato di decadenza e in alcuni tratti pericolante. Si tratta di un complesso costituito da tre costruzioni principali: la stazione semaforica, la postazione telegrafica e il refettorio.
Isola di Figarolo: tra mufloni e aironi
Di fronte all’incantevole baia di Cala Moresca spicca la piccola isoletta di Figarolo, in quanto isola raggiungibile solo dal mare. Si tratta di un’emergenza calcarea che si distingue nel mare per la sua forma piramidale, la flora e la fauna presenti sull’isola sono di assoluto interesse.
Tra gli esemplari di spicco si trovano mufloni, cormorani, falco pellegrino, gabbiani reali e gabbiani corsi. Nelle giornate di fine agosto e settembre sulle guglie dell’isola si possono ammirare gli aironi cenerini che rallegrano le rocce e movimentano la vita sull’isola.
I fondali circostanti sono un vero e proprio paradiso per che ama le immersioni subacquee, sono presenti grotte sommerse, baie e franate popolate da pesce di passo e banchi di pesce comune.
Nella zona sud dell’Isola è visibile anche facendo snorkeling “il Presepe” sommerso con le statue di Maria, Giuseppe e il bambinello.
Il Pozzo Milis e la sorgente
Pozzi sacri in Sardegna
Qualcuno, tanti tanti anni fa costruì un pozzo che è arrivato fino a noi…
Nei pressi della stazione ferroviaria di Golfo Aranci e della vecchia colonia si trova il pozzo Milis, un pozzo sacro con all’interno una sorgente risalente al 3 secolo a.C. (recenti studi stanno cercando di determinarne l’esatta datazione). Il pozzo sacro Milis è oggetto di studi archeologici e una delle attrazioni di Golfo Aranci. Il territorio che lo corconda non è ampiamente valorizzato, tuttavia per conoscere meglio la sua natura sono state avviate delle ricerche iù approfondite anche nell’ottica di rendererlo più fruibile in futuro.
Si tratta di uno dei pochi pozzi sacri vicini all’acqua presenti in Sardegna e si ritiene che nelle sue immediatamente vicinanze possano essere trovati resti di un villaggio nuragico.
Molto particolare è il soffitto a copertura del pozzo che da l’impressione di una scala con vista rovesciata.
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